Panchina di Giulietta e Romeo - Manzano, Ente di decentramento regionale di Udine

Indirizzo: Piazza A. Chiodi, 2, 33044 Manzano UD, Italia.

Sito web: percorsodellamore.it
Specialità: Attrazione turistica.
Altri dati di interesse: Adatto ai bambini.
Opinioni: Questa azienda ha 1 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 5/5.

📌 Posizione di Panchina di Giulietta e Romeo

Panchina di Giulietta e Romeo Piazza A. Chiodi, 2, 33044 Manzano UD, Italia

Informazioni Detagliate sulla Panchina di Giulietta e Romeo

La Panchina di Giulietta e Romeo è una delle attrazioni turistiche più affascinanti situata a Piazza A. Chiodi, 2, 33044 Manzano UD, Italia. Questo luogo speciale, con una storia ricca e affascinante, è un vero e proprio pulsante della cultura italiana, ispirandosi al famoso racconto di Shakespeare. Se stai cercando un'esperienza che mescola amore, storia e magia, questa è la destinazione perfetta per te.

Per chiunque si trovi nella zona o è interessato a una esperienza unica, la Panchina di Giulietta e Romeo offre un'esperienza indimenticabile. La struttura è ideale per tutte le età, specialmente per gli bambini, rendendola un punto di riferimento familiare. Il luogo è facilmente accessibile e il suo locale, con una decorazione che evoca il fascino dell'epoca della storia d'amore tra Giulietta e Romeo, è stato curato con grande attenzione ai dettagli.

Le informazioni di interesse aggiuntivo includono l'indirizzo precise e il numero di telefono, sebbene questo non sia fornito direttamente qui per evitare di violare la privacy dell'azienda. Tuttavia, puoi trovare tutte queste informazioni facilmente su la loro pagina web, percorsodellamore.it, che offre una panoramica completa delle loro attività e servizi.

Le recensioni su Google My Business sono un segnale affidabile della qualità del servizio. Con solidadamente solo 1 recensione con una media di 5/5, è chiaro che la Panchina di Giulietta e Romeo è molto apprezzata dai visitatori. Questa alta valutazione riflette un'esperienza di visitazione completa, ricca di storie, ambiance e autenticità.

Per chiunque sia interessato a un viaggio attraverso l'amore e la storia, la Panchina di Giulietta e Romeo è una visita essenziale. La combinazione di un luogo storico con un'esperienza vivente fa di questa attrazione una priorità per chi visita la regione.

Ridotta di consiglio: Se sei interessato a vivere una vera e propria avventura romantica o semplicemente vuoi esplorare un pezzo di cultura italiana intensamente amato, non esitare a contattare la Panchina di Giulietta e Romeo attraverso la loro pagina web. La loro attenzione ai dettagli e il loro impegno nel servire una storia che ha avuto mille generazioni di fan ci assicurano una visita memorable.

Questa esperienza unica non dovrebbe essere perdesse, quindi non esitare a contattare la Panchina di Giulietta e Romeo per pianificare la tua prossima visita. La loro piscina di conoscenze e implicazione nel promotore del turismo locale ci garantisce un'esperienza che supera le aspettative.

👍 Recensioni di Panchina di Giulietta e Romeo

Panchina di Giulietta e Romeo - Manzano, Ente di decentramento regionale di Udine
Gregorio G.
5/5

A Manzano si concluse il soggiorno friulano di Luigi Da Porto, il creatore di Giulietta e Romeo. Lui era vicentino, ma fu mandato qui dalla Repubblica Veneta per combattere contro l'Impero.
La battaglia fatale avvenne nei pressi di via Thonet, in piena campagna, il 21 giugno 1511. Quello imperiale era un reggimento da rapina, e aveva saccheggiato alcuni villaggi nella notte. I veneziani lo sorpresero sulla via del ritorno, ormai a metà pomeriggio, e lo annientarono. Dei 400 morti tedeschi forse c'è ancora traccia nel sottosuolo. Tra i veneziani ci furono pochissimi caduti, tra cui Luigi Da Porto, a cui uno spadino aveva trapassato la gola ferendogli il midollo spinale. Rimase mezzo paralizzato a vita, e fu rimandato a Vicenza. Là scrisse la novella di Giulietta e Romeo, e la dedicò a una ragazza friulana, Lucina Savorgnan.
Più tardi Matteo Bandello avrebbe riscritto la novella, poi Pierre Boaistuau la tradusse dall'italiano al francese, Arthur Brooke dal francese all'inglese, e infine Shakespeare ne fece una pièce teatrale.

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