Duomo di San Giorgio Martire - Pizzo, Provincia di Vibo Valentia

Il Duomo di San Giorgio Martire è una splendida cattedrale situata a Pizzo VV, Italia, in Via S. Giorgio, 1. Questa chiesa, con la sua storia secolare e la sua elegante architettura, è una tappa obbligata per chi visita la regione. Con 54 recensioni su Google My Business e una media di opinione di 4.7/5, è facile capire perché questo luogo di culto è così amato dai visitatori.

La Cattedrale è un luogo di grande importanza storica e culturale per la comunità locale. Costruita nel XIV secolo, la chiesa è dedicata a San Giorgio Martire, il santo patrono di Pizzo. L'edificio è un esempio eccellente di architettura gotica e presenta una facciata in stile romanico. All'interno, i visitatori possono ammirare una serie di affreschi e mosaici, che risalgono al XIV e XV secolo.

La chiesa è facilmente raggiungibile a piedi dal centro di Pizzo e si trova in una posizione tranquilla e pittoresca, immersa nel verde. I dintorni offrono numerose opportunità per passeggiate e visite turistiche, tra cui il vicino castello Castello Murat e la costa rocciosa di Pizzo.

Per coloro che desiderano saperne di più sulla Cattedrale di San Giorgio Martire e sulla sua storia, suggeriamo di visitare il sito web ufficiale per trovare informazioni dettagliate. In alternativa, è possibile contattare la chiesa direttamente per organizzare una visita guidata o per porre qualsiasi domanda riguardante l'edificio e i suoi servizi.

Recensioni di Duomo di San Giorgio Martire

john locke

5/5

Il Duomo è consacrato a San Giorgio, come testimonia anche l'ovale al di sopra del portale d'ingresso. La splendida facciata in pietra granitica con portale in marmo bianco del '600 invita il visitatore ad entrare in un edificio che al suo interno si presenta con numerose sculture interessanti del XVI secolo, tra cui la "Madonna del Popolo" di scuola del Gagini. All'interno si trova la tomba di Gioacchino Murat.

Silvano Chiarla

5/5

Duomo della bella cittadina di Pizzo arroccata su scogliera tufacea, in stile barocco anno 1632 molto luminosa conserva la tomba di Gioacchino Murat, cognato di Napoleone, re delle 2 Sicilie, ucciso dai Borboni nel 1815. Splendidi gli affreschi di San Giorgio.

Semper Fidelis

5/5

Situato nel centro storico di Pizzo, il Duomo di San Giorgio, meglio conosciuto come la Chiesa Madre di Pizzo, è intitolata al suo Santo Patrono. Edificato nel 1632 sulle fondamenta di un edificio di culto preesistente, il Duomo è stato più volte rimaneggiato a seguito dei terremoti del 1783 e del 1905. La Chiesa conserva la tomba di Gioacchino Murat, sepolto nei sotterranei dopo esser stato fucilato nel Castello di Pizzo a lui intitolato. Di maestosa bellezza, vi consiglio di votarlo nel caso in cui passiate da Pizzo. Nella Chiesa si conservano statue marmoree di ottima fattura : S.Antonio da Padova, la Madonna con bambino venerata come la Madonna del popolo, San Giovanni Battista, S. Caterina d'Alessandria, S. Francesco d'Assisi e tante altre. Sul soffitto della navata centrale : il Martirio di S.Giorgio e sui lati delle arcate : Via Crucis in ceramica. Di maestosa bellezza, vi consiglio di visitarla, resterete sicuramente affascinati da cotanta bellezza.

Ilaria Orlandini

3/5

Le chiese di Pizzo Calabro non sono particolarmente degne di nota: del resto sono state ricostruite a seguito dei terremoti che hanno interessato l'area. La facciata ha forme barocche ed è incompleta: solo la parte inferiore ha un rivestimento lapideo, che fu progettato da un anonimo architetto seicentesco. Curiosamente la principale chiesa cittadina si trova stretta in un vicolo, senza una slargo davanti, cosa che rende difficile apprezzarla nell'insieme, tanto più che, di fronte al portale, giganteggia la croce Verde della farmacia cittadina. Anche l'interno, abbastanza vasto, non contiene opere di pregio: alcune sculture della cerchia di Gagini ed una attribuita al padre di Gianlorenzo Bernini. Non memorabili le tele alle pareti, realizzate da artisti locali nel corso del 1800 e del 1900. Sul soffitto un affresco ottocentesco con il martirio di San Giorgio, santo a cui la chiesa è dedicata. A metà della navata centrale, un'iscrizione sul pavimento ricorda che qui è sepolto il re Gioacchino Murat, cognato di Napoleone, fucilato nel 1815 nel vicino castello e poi gettato in una delle fosse comuni della chiesa.

MARINO “Marinope”

5/5

Cattedrale Duomo di San Giorgio a Pizzo. Posso solo dire che è una tipica chiesa baroccheggiante dei primi dell'800, ricostruita sicuramente su un precedente sito religioso ante terremoto del 1783, ci sono tutti gli elementi identificativi delle chiese del periodo e del luogo, con tipiche statue dell'Addolorata, del Cristo morto ed altre icone religiose caratteristiche, oltre chiaramente ad una bellissima iconografia sull'altare maggiore di San Giorgio cavallo. La chiesa è da visitare sopratutto per essere la sede di sepoltura di Re Gioachino Murat, cognato dell'imperatore dei francesi e re d'Italia, Napoleone Bonaparte. Attualmente si vede nella navata centrale la lapide sepolcrale con il nome e le date di nascita e morte insieme al paese di nascita e di morte. Ho messo nella recensione la foto di questa lapide, come tanti altri, ma ho anche messo foto di due disegni, eseguiti da un ufficiale dell'esercito borbonico (Horace Rilliet), eseguiti una trentina d'anni dopo la condanna del Murat. In questo caso non è presente nessuna iscrizione lapidea identificativa, e le lapidi sepolcrali erano tre, solo i cittadini napitini erano al corrente di quale contenesse i resti del Murat, e custodivano gelosamente la verità. Nell'altro disegno vediamo issato a sventolare in alto a destra dell' altare maggiore uno stendardo portato a suo tempo da un ufficiale dello sparuto corpo di spedizione francese che cercava di sollevare la popolazione napitina e monteleonese, considerate tra le più favorevoli allo sconfitto re francese.

Pietro Convertini

5/5

Chiesa molto bella e pulitissima, praticamente lucida come uno specchio.

Gino Pitaro

5/5

Bello e suggestivo duomo. Pregevoli le statue delle cappelle laterali, come quella di San Giovanni Battista attribuita a Pietro Bernini, di Santa Caterina d'Alessandria e altre della scuola del Gagini. C'è anche un eccelso crocifisso del '600 posto in un'adiacenza a destra rispetto all'ingresso. Nell'edificio di culto sono inoltre presenti affreschi e dipinti di valore. Qui riposa Antonino Anile, illustre scienziato, letterato e politico, e il notissimo, valoroso e intrepido Re Gioacchino Murat.

Fabio Marri

4/5

Chiesa ben tenuta, in posizione tranquilla, dotata di numerose opere d'arte soprattutto seicentesche