Cappella del Pontano o Cappella del Cappuccio - Napoli, Città Metropolitana di Napoli

ciro cozzuto

Il piccolo tempio di epoca rinascimentale è situato nel centro antico di Napoli, tra Via del Sole e via Tribunali, lungo il Decumano Maggiore e nella Piazzetta di S. Maria Maggiore a Pietrasanta. Fu commissionata dal letterato Giovanni Pontano come tempio funerario per sua moglie Adriana Sassone.

Gianluca Radice

La Cappella del Pontano è conosciuta anche come Cappella del Cappuccio perché era la sede della Arciconfraternita del “SS. Rosario del Bambino alla Pietrasanta” detta anche “Congrega del Sacramento o del Cappuccio. Quest'edificio si trova di fianco ad un altra piccolissima Cappella, unita alla bellissima Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (oggi sconsacrata e luogo di eventi e manifestazioni culturali).

Questo edificio è un piccolo tempio di epoca rinascimentale di Napoli. La cappella fu commissionata nel 1492 dal famoso letterato umanista Giovanni Pontano.

La sua ubicazione è nel cuore del centro storico, lungo il decumano maggiore, vicino a via Tribunali. Si accede all'interno salendo una piccola scalinata in piperno. L'esterno è caratterizzato sempre da questa pietra scura e ci sono delle colonne e targhe in marmo bianco. Spesso questa cappella è chiusa, quando è aperta la visita è gratuita.

Michele Soldovieri

Condivide con la cappella del Santissimo Salvatore e la chuesa di Santa Maria Maggiore a Pietrasanta gli spazi urbanistici napoletani.
La struttura è rinascimentale e l'edificazione è stata opera della volontà dell'umanità Pontano che volle che fosse costruita per poter far riposare all'interno i propri cari.
Impreziosiscono la chiesa, l'affresco quattrocentesco del Cicino posto sopra l'altare raffigurante la Madonna con bambino e le lastre con epigrafi scritte dal Pontano stesso.

Stefano Manzo

La Cappella del Pontano (o del Santissimo Salvatore) è un piccolo edificio di culto posto nella Piazzetta Pietrasanta nel centro storico di Napoli.

L’edificio con le sue forme rinascimentali, venne edificato alla fine del XV secolo, su commissione di Giovanni Pontano come sepolcro in memoria della moglie Adriana Sassone morta nel 1490.

La semplice facciata, in roccia di piperno, si presenta su tre sezioni delimitate da lesene, nella sezione centrale è presente un portale monumentale incorniciato in marmo, nella parte superiore è presente una iscrizione dedicatoria con stemmi araldici delle famiglie Pontano e Sassone.

Sulle due sezioni laterali sono presenti piccole finestre con i lati targhe marmoree con iscrizioni.

All’interno la pianta si presenta rettangolare con il pavimento impreziosito da significative maioliche policrome, coeve alla costruzione con raffigurazioni floreali e stemmi.

Sull’altare è presente un affresco che raffigura la Madonna affiancata dai Santi Giovanni Battista e Giovanni l’evangelista del pittore Francesco cicino da Caiazzo (XV sec.).

La volta si presenta a botte.

Michele Maione

Napoli
Alla fine di via del Sole la cappella "arcuo de arco" di Giovanni Gioviano Pontano lungo il decumano maggiore ed accanto alla chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietra Santa, tra le sei lapidi: Audendo agendoque. Repubblica crescita, non vis consiglia quale timidi cauta appellant. La cosa pubblica cresce con il coraggio e con l'azione, non con le decisioni che i pavidi chiamano caute. Se fate una passeggiata al centro storico di Napoli, specificamente al decumano maggiore, non tralasciate una visita a quest'autentico gioiello di epoca rinascimentale, fatto costruire per seppellirvi la moglie dal famoso umanista Giovanni Pontano alla fine del '400. Perfettamente conservata all'esterno e del tutto restaurata all'interno dopo una lunga serie di usi impropri che si sono succeduti nei secoli, la cappella si fa ammirare per l'eleganza e la sobrietà dello stile, per l'uso, mai così appropriato, del piperno, una pregiata pietra di origine vulcanica dei Campi Flegrei, e per le innumerevoli lapidi con iscrizioni in latino disseminate fra l'esterno e l'interno del tempio. All'interno spicca il pregiato pavimento di "riggiole" napoletane di forma esagonale, ma interconnesse a formare un incastro di forme ottagonali, purtroppo sciupato dall'uso non consono soprattutto degli ultimi due secoli. D'interesse l'altare e soprattutto l'affresco soprastante dell'epoca, di recente restaurato e miracolosamente esente da grandi danni.

Enrico Ricciardi

Un posto magico, ricco di storia. Imperdibile per gli amanti del Rinascimento Napoletano. Incredibilmente aperto e ad accesso libero.

Patrizia Bussoni

Di epoca rinascimentale ha un solo vano a forma rettangolare . Sulle pareti ospita una collezione di lapidi che esprimano dolore per la perdita della moglie . È un altare con un affresco

Stefano Tarantino

Suggestiva storica cappella nel centro antico, lungo via dei Tribunali.