La lettera pastorale del vescovo Pierantono è stata pubblicata ed è disponibile in segreteria parrocchiale. Cliccando sull'immagine è possibile rivedere la presentazione di martedì 22 settembre presso il Centro Pastorale Paolo VI.
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La lettera del vescovo Pierantonio e il video
Carissimi tutti,
in questi giorni mi ritorna spesso alla mente questa frase del Libro dell’Apocalisse: “Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Ap 2-3). È la frase che scandisce le sette lettere inviate da Giovanni, l’apostolo profeta, alle sette Chiese dell’Asia a nome del Cristo risorto. Essa suona come un invito a leggere la situazione della propria Chiesa a partire dagli eventi in corso, per capire in che modo assecondare l’azione dello Spirito e dare compimento all’opera di redenzione del Risorto. A questa frase, sempre nella mia mente, se ne affianca un’altra, che viene dal Libro dei Salmi: “L’uomo nella prosperità non intende, è come gli animali che periscono” (Sal 49,21). È proprio vero: a volte le condizioni di eccessiva prosperità ci impediscono di comprendere il senso profondo delle cose. L’improvvisa esperienza della precarietà e della debolezza, normalmente accompagnata anche dal dolore, ci apre gli occhi e ci rende più capaci di leggere la realtà.
Carissimi, il Signore è risorto. Il canto riecheggia solenne anche in questa situazione di prova. La gioia, ci ha promesso il Signore, sarà piena, dopo il travaglio del parto. Il Signore, proprio perché è risorto va preparando qualcosa di grande, di nuovo, lo sta già costruendo. Chi se ne accorge? Chi ha un cuore umile e povero e si affida sinceramente a Lui. Se ci badate pare che nei media, a parte le trasmissioni dedicate, la fede sia marginalizzata. Davvero la fede è impotente di fronte a questa emergenza? Davvero i cristiani pregano coltivando una illusoria speranza? Al Signore basterebbe una parola per liberarci da queste angustie. Ma Lui ama operare nel silenzio e nel nascondimento, rispettando i nostri tempi. Lui vuole insegnarci qualcosa di decisivo, che è racchiuso nel mistero pasquale, nella passione e risurrezione di Cristo. Solo se accettiamo di lasciarci immergere, battezzare, nella sua passione, in un amore totale a Dio e ai fratelli, allora saremo immersi nella Risurrezione per la vera Vita, battezzati nello Spirito Santo. Non dobbiamo farci illusioni che tutto tornerà come prima. Dovremo ripensare la nostra vita e la meta che ci attende nella Luce del Risorto. Allora, se sarà guarito il nostro cuore, guarirà il nostro rapportarci con Dio, con i fratelli, con uno stile di vita più evangelico, con una sobrietà che ci permetterà di operare per il bene che nella Risurrezione diviene partecipazione alla Pace che non avrà mai fine. In questa Luce gli auguri più sinceri per voi e per le vostre famiglie. Maria, nostra madre, e s. Rocco nostro patrono, pregano per noi. Uniamoci con loro nella lode a Dio per le opere meravigliose del suo Amore. Vi porto ogni giorno nell'Eucaristia perché sappiate che l'augurio di buona Pasqua è un dono quotidiano per ciascuno di Voi.
ll Signore vi benedica.
d. Roberto
Carissimi,